Sindrome metabolica: guarire si può!

La sindrome metabolica, oggi ancora poco conosciuta nonostante la sua gravità e diffusione sempre più rilevante, è una condizione clinica particolare che può variare da persona a persona, ma che racchiude una serie di disturbi e patologie che possono predisporre al diabete o ai problemi cardiovascolari. Ma come fare a capire se si soffre di questa sindrome? Per poter diagnosticare la patologia il medico ha bisogno di almeno la maggioranza di questi dati:

  • Pressione arteriosa alta (superiore a 130/85 mmHg).
  • Trigliceridi ematici superiori a 150 mg/dl.
  • Glicemia a digiuno superiore a 110 mg/dl.
  • Circonferenza addominale superiore a 100 cm per l’uomo e 85 cm per la donna, che comporta obesità con BMI superiore o uguale a 30.
  • Colesterolo HDL inferiore a 40 mg/dl per l’uomo e 50 mg/dl per la donna.

Questi dati, presi singolarmente, possono essere diagnosticati come dati nella norma, infatti non possono essere classificati I disturbi legati alla sindrome metabolicacome ipertensione, ipertrigliceridemia o diabete, ma nell’insieme comportano un problema che può diventare assai grave e per questo deve essere preso in tempo. Il sovrappeso o l’obesità di questi soggetti si presenta soprattutto nella zona addominale, nonché la zona più temuta e pericolosa (a mela). La sindrome metabolica interessa soprattutto gli adulti che hanno superato i 40 anni e che, se diagnosticata, corrono un rischio maggiore di malattie cardiovascolari, renali, oculari ed epatiche oltre all’insulino resistenza. In queste condizioni le cellule del pancreas vanno incontro a deterioramento degenerativo che provoca diabete. Ma esistono procedure per guarire definitivamente da questa patologie, molto semplici ma allo stesso momento molto impegnative, poiché richiedono costanza nel tempo (i risultati per questi pazienti non sono mai immediati!). Vediamoli di seguito:

  • Esercizio fisico: l’ideale sarebbe svolgere attività fisica almeno 30 minuti al giorno, tutti i giorni e dedicarsi ad attività fisiche intensive solo 3 giorni a settimana.
  • Peso forma: mantenersi nei range di peso ideale può essere utile seguendo una dieta bilanciata che preveda cereali (esclusivamente integrali per il primo periodo di assestamento), verdura, frutta e carne magra. La sola eliminazione di zuccheri semplici, grassi industriali e calorici può farvi perdere fino a 5 chili in un mese!I numeri della sindrome metabolica in Italia
  • Sonno: la mancanza o l’eccesso di sonno può essere una causa largamente condizionante nella dieta. Cercate di dormire minimo 7 ore e mezza e massimo 8 ore per notte, andando a dormire negli orari corretti.
  • Non saltate i pasti: saltare i pasti o mangiare poco, al contrario di quello che si pensa, porta un innalzamento di insulina e non vi permette di dimagrire. Mangiate la giusta quantità di pasta integrale (100 gr) a pranzo e la giusta quantità di verdure e proteine la sera (almeno una insalata ogni sera, accompagnata da verdure di ogni tipologia e accompagnare 3 sere a settimana pesce o carne magra).

Seguire questo semplice schema, può ridurre tutti i rischi per la salute, eliminare il problema di base creatosi con il sovrappeso e ridurre la massa grassa. Una sana perdita di peso, che porta dei risultati che possono essere mantenuti nel tempo e che non prevedono diete assurde (assolutamente dannose) o allenamenti massacranti (sconsigliati per chi non è un atleta professionista), comporta una perdita di peso di massimo 5 kg per mese, ovviamente questo dato è corretto per le persone che non hanno un BMI superiore a 30, poiché le persone altamente obese riescono a perdere correttamente molti più chili in un mese.

Cosa si intende per sindrome metabolicaUna donna di 165 cm che pesa 82 kg e quindi con un BMI di circa 30 kg/m2 (obesità lieve) può arrivare al peso forma di 62 chili in soli 4 mesi perdendo circa 5 chili al mese! Scegliendo questa soluzione si hanno pochissime probabilità di riprendere peso e il corpo sembrerà ancora più magro di quello di una donna della stessa altezza e dello stesso peso che però non effettua sport, poiché la massa grassa è stata sostituita dal muscolo (che pesa più del grasso ma occupa meno volume!).